Il nostro brevetto: P.A.D.
Dal 1994 il Dott. Gabriele Valenti è titolare di un Brevetto internazionale (Brev. n. RM94A000730 concesso in Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti).
Nel 1991 il Dott. Gabriele Valenti forte di un’esperienza pluriennale nella chirurgia della parete addominale e approfondimenti in centri europei e nordamericani dedicati a questa patologia, ha ideato e proposto una soluzione originale per il trattamento dell’ernia inguinale dell’adulto che ne migliorasse sensibilmente i risultati:
la P.A.D. (Protesi Autoregolantesi Dinamica).
Alla base della realizzazione della PAD ci sono studi approfonditi sull’anatomia, la fisiopatologia e la planimetria della regione inguinale: è una protesi realizzata con la “testa”, poi con le “mani”.
Quindi è razionale nelle premesse ed efficace nella pratica professionale, come dimostrato dallo studio e dall’analisi dei risultati ottenuti nei primi 500 casi trattati e controllati nel postoperatorio immediato e successivamente visitati da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni dall’intervento.

La tecnica di impianto è semplice, efficace. L’ anestesia locale ed il regime ambulatoriale sono di scelta per l’impianto; si riduce il dolore postoperatorio, si eliminano le recidive.
Dobbiamo trattare una patologia della parete addominale: la P.A.D. è un intervento “di parete”, limitato e confinato tra i muscoli della parete addominale, quindi non si entra mai in contatto con le strutture, con i visceri intraddominali, con il cordone spermatico, con il deferente; non si espone il paziente al rischio di complicanze gravi che ne possono derivare.
Sono evitate pliche, corde, trazioni e tensioni della protesi che possono essere all’origine del dolore postoperatorio.
Protesi Autoregolantesi Dinamica – PAD
Al contrario di molte altre protesi in commercio la nostra protesi non entra mai in contatto con strutture o visceri intraddominali.
La rete protesica è stata commercializzata dalla multinazionale Jonhson&JonhnsonMedical ed è stata oggetto di numerose citazioni in congressi nazionali e internazionali, in articoli scientifici e capitoli di Testi scientifici da parte di numerosi Autori Italiani e stranieri.
La protesi è stata utilizzata solo in Italia in oltre 10.000 pazienti ogni anno.